Le osservazioni sono uno strumento efficace per esprimere il proprio dissenso e far bloccare un progetto. Più osservazioni raccogliamo, meglio è!

Scarica qui il modulo da compilare e firmare PDF (Osservazioni Cittadinanza)

Se vuoi modificare il modello per inserire delle tue osservazioni personali Word (Osservazioni)

Le osservazioni potranno essere spedite alla Regione Umbria tramite:

  • PEC direzioneambiente.regione@postacert.umbria.it
  • Posta raccomandata al seguente indirizzo:

    Regione Umbria
    Direzione Regionale Governo del Territorio,
    Ambiente e Protezione Civile
    Servizio Sostenibilità Ambientale
    Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali
    Via Mario Angeloni n.61, 06121 Perugia (PG)

Ci sono inoltre dei punti di distribuzione e raccolta dei moduli di seguito elencati:

  • Azienda Agricola Danilo Basili
  • Snekke Bar - Orvieto Scalo, benzinaio IP
  • Bottega dell'Equo e Solidale - Orvieto Centro
  • Alimentari di Morrano

Le osservazioni compilate dovranno essere spedite o consegnate entro e non oltre il 31 marzo 2021.

Descrizione progetto – Impianto Fotovoltaico San Faustino FV
Il progetto, di circa 20 milioni di euro, risulta presentato dalla società ECG Umbria s.r.l.s. e prevede l’installazione di circa 74000 pannelli fotovoltaici su 40 ettari di terreno agricolo produttivo in 3 lotti, in località Morrano - S. Faustino e località Poggente - S. Bartolomeo. ECG Umbria s.r.l.s. – costituitasi nel 2019 – non solo non ha comprovato alcuna esperienza pregressa circa la realizzazione di impianti di tale natura e dimensione ma altresì risulta “inattiva” così come dimostrato dal Certificato camerale presentato dalla stessa Società a sostegno della domanda di approvazione del progetto. La comunità locale era completamente ignara, fino a poche settimane fa, che ci fosse un simile progetto. Il Comune di Orvieto, per dichiarati errori tecnici, aveva omesso di darne informazione nell’Albo Pretorio. L’ormai indispensabile attenzione delle associazioni ambientaliste e della cittadinanza ha portato alla luce questa mancanza e il comune di Orvieto ha dovuto porre rimedio: sono riaperti dunque i termini per le osservazioni sul progetto da parte di organizzazioni e cittadini (entro il 6 aprile). Un impianto fotovoltaico industriale, di così vasta estensione, su terreni agricoli inseriti in un contesto di elevato valore ambientale, sarebbe un’azione impattante sulla biodiversità e deturpante il paesaggio. Sarebbe inoltre l’ennesimo consumo di suolo agricolo, in totale controtendenza con le politiche e gli indirizzi di tutela attuati da oltre 20 anni su questo territorio. La zona di incidenza del progetto è infatti inserita in una vasta area di pregio e interesse naturalistico, agricolo e storico, riconosciuta a tutti i livelli di pianificazione territoriale, comprendente Aree Naturali Protette e Zone Speciali di Conservazione della Rete Natura 2000. Da ultimo, nel 2018, l’UNESCO con il riconoscimento di una riserva Man and Biosphere (MAB) riconosce in particolare la sostenibile integrazione delle attività umane in un contesto ad alta naturalità. L’impatto sulla biodiversità e sulla fauna per interferenza dell’habitat naturale a causa delle lunghe recinzioni che circonderanno gli impianti non può essere trascurato.
Abbiamo timore che un progetto di tale ampiezza rappresenti un precedente che possa aprire la strada ad uno stravolgimento della vocazione del nostro territorio. Negli ultimi anni, questi luoghi hanno attratto l’attenzione e i capitali di molte persone che credono in progetti di sviluppo di un tessuto economico sociale che si basa su un’agricoltura sostenibile di qualità. Far realizzare un progetto come questo significherebbe arrecare un danno enorme alle realtà imprenditoriali presenti, ed espone il Comune di Orvieto a prevedibili quanto fondate azioni per il risarcimento dei danni. Il Comitato “Tutela Monte Peglia” non è assolutamente contrario alle energie rinnovabili e in particolare al fotovoltaico, ma crede che queste opere debbano essere realizzate in aree dove la loro costruzione non incida in modo così pesante sul territorio, sulla vita e sull’economia della popolazione locale. I tre campi che saranno coinvolti dal progetto